L’uso delle tecnologie visive per documentare e rappresentare l’impatto di interventi futuri.

Autori

  • Laura Galloni Politecnico di Milano

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/2078

Abstract

Le tecnologie visuali, e il disegno in particolare, mirano spesso a documentare gli impatti di interventi futuri, essendo esse, per natura, dei mezzi di comunicazione equiparabili al linguaggio, e dunque preposti a descrivere e dimostrare ciò che sta accadendo. Il disegno è, da sempre, il linguaggio universalmente valido e conosciuto: questa sua peculiarità deve far riflettere sulle sue potenzialità. Se da un lato ha la valenza di strumento chiarificatore dall’altro può essere visto come supporto e mezzo preventivo a un miglioramento di interventi futuri, architettonici o ambientali. Come i pittori, da Cimabue a Giotto, da Mantegna a Leonardo, a Raffaello, hanno creato con le loro tele, elevando il livello artistico e culturale del tempo, o i grandi architetti, da Palladio a Bramante fino a Le Corbusier hanno costruito con i loro progetti, così il disegno, material prima di pittori, di architetti, o di chiunque si accinga a realizzare un’idea in fieri, deve assumersi la responsabilità e il compito di “essere un bel disegno”, per migliorare ciò che più riguarda l’uomo: l’ambiente in cui vive.

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Come citare

Galloni, L. (2010). L’uso delle tecnologie visive per documentare e rappresentare l’impatto di interventi futuri. DISEGNARECON, 3(6), 28–34. https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/2078