Documentare per conservare: l'uso delle nuove tecnologie per la conoscenza, la salvaguardia e la comunicazione del patrimonio culturale armeno

Autori

  • Alessio Cardaci Università di Bergamo
  • Antonella Versaci Università degli Studi di Enna "Kore"

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/3354

Parole chiave:

Armenia, patrimonio cultural, conservazione, documentazione, rilievo 3D

Abstract

L'obiettivo principale del rilievo è la comprensione dell'architettura. Al fine della conservazione del patrimonio culturale, è anche, però, necessario comunicare le conoscenze acquisite. Negli ultimi anni, questa necessità ha portato a un notevole avanzamento nei sistemi di digitalizzazione e catalogazione dei beni culturali e nelle tecnologie di connessione telematica di larga scala. Contestualmente, l'uso di laser scanner ha sensibilmente modificato le prassi operative riguardanti l'acquisizione metrica e la restituzione grafica ma anche permesso nuove opportunità di condivisione via web. Questo contributo si propone di affrontare il tema dell’utilizzo delle nuove tecnologie per la documentazione attraverso un caso studio sviluppato in Armenia.

Riferimenti bibliografici

Fasolo, M. (1995). Il rilievo come modello conoscitivo. In XY dimensioni del disegno. Roma: Officina edizioni.

Casale, A. (2001). Le procedure per il rilievo e il trattamento delle architetture. In Cupelloni, L., “Il mattatoio di Testaccio a Roma - Metodi e strumenti per la riqualificazione del patrimonio architettonico”. Roma: Gangemi.

Campanella, C. (2004). ll rilievo degli edifici: tecniche di restituzione grafica per il progetto di intervento. Milano: II Sole 24 ore.

Meschini, A. (2011). Tecnologie digitali e comunicazione dei beni culturali. Stato dell’arte e prospettive di sviluppo. In “Disegnare con”, vol. 4, n. 8.

Migliari, R. (2004). Per una teoria del rilievo. In Migliari, R., “Disegno come modello: riflessioni sul disegno nell'era informatica”. Roma: Kappa.

Arslan, A. (2004). La masseria delle allodole. Milano: Rizzoli.

Ter-Minassian, T. (2009). Architecture et patrimoine à Erevan. De l’identité nationale à «l’héritage» soviétique?. In “Histoire urbaine”, n. 25, Paris: Société française d'histoire urbaine.

Casnati, G. (2003). La conservazione dei monumenti in Armenia. In Villa, F., “Quattro secoli di architettura armena”, Hyperfolia, n. 3. Napoli: Civis.

AA. VV. (2005). Ricerca sull’architettura armena. Le “Pietre urlanti” d’Armenia. Catalogo della mostra. vol. 26. Venezia: Oemme edizioni.

Cuneo, P. (1988). Architettura armena, dal quarto al diciannovesimo secolo. Roma: De Luca Editore.

Ieni, G. (1988). Tipologie architettoniche. In AA.VV., “Gli Armeni”. Torino: Jaca Book.

Villa, F. (2004). Architettura Medievale del Vicino Oriente. Parte Seconda. Napoli: Civis.

Hasratian, M. (1985). Essai sur l'architecture armenienne. Moscou: Les Editions Sovietski Khoudojnik.

Gandolfo, F., Zaryan, A. (1986). Documenti di architettura armena vol. 16 - Ptghni-Arudch. Milano: OEMME edizioni.

Guidi, G., Russo, M., Beraldin, J. (2010). Acquisizione 3D e modellazione poligonale. Milano: McGraw-Hill Education.

Cappucci, M., Zarrilli, L. (2009). Il paesaggio culturale armeno: retaggio storico, fattore identitario o risorsa turistica?. In: Persi P. (a cura di), “Territori Contesi. Campi del sapere, identità locali, istituzioni, progettualità paesaggistica”. Fano: Istituto di Geografia – Università degli Studi di Urbino.

Downloads

Pubblicato

2012-11-01

Come citare

Cardaci, A., & Versaci, A. (2012). Documentare per conservare: l’uso delle nuove tecnologie per la conoscenza, la salvaguardia e la comunicazione del patrimonio culturale armeno. DISEGNARECON, 5(10), 265–272. https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/3354