Building Information Modeling semantico e rilievi ad alta risoluzione di siti appartenenti al Patrimonio Culturale
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/3359Parole chiave:
BIM, scansioni laser terrestri, strumenti digitali AEC, Autodesk Revit, modulo software GreenSpiderAbstract
Negli ultimi anni la tecnologia digitale dedicata alla progettazione degli organismi edilizi ha conosciuto avanzamenti di notevole portata, permettendo di raggiungere mediante il Building Information Modeling quei traguardi che erano stati solo immaginati, a partire dalla metà degli anni Settanta del secolo scorso. Il processo BIM, latore di numerosi vantaggi per i progettisti che lo implementano nel proprio flusso di lavoro, può essere declinato con successo anche alle casistiche applicative di intervento sul patrimonio architettonico esistente. La semantica tipica dei componenti dell’architettura classica, così pervasiva nel paesaggio storico urbano europeo, così come i caratteri propri del moderno o del costruito contemporaneo, incontrano nella struttura autocosciente degli “oggetti intelligenti” BIM un valido apparato di documentazione relazionale. Tuttavia la traduzione delle informazioni geometriche di precisione pertinenti l’esistente, acquisite utilizzando le tecniche diffuse di laser scanning e fotogrammetria digitale, costituisce ancora una criticità di processo che questo contributo vuole indagare, descrivendo un possibile approccio di metodo.
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