Rappresentazione vs. modellazione: sintesi della percezione d’architettura nell’era digitale.

Autori

  • Simone Garagnani Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/621

Abstract

La conoscenza umana dell’esistente nasce dal modo con il quale l’individuo si rapporta allo spazio, mediante l’apparato sensoriale visivo che traduce il senso di profondità in percezione consapevole. Rappresentare la realtà dunque è da sempre un compito di simulazione e trascrizione legato a metodi geometrici, sostanzialmente diverso è più circoscritto rispetto al più generale concetto di percezione. La rappresentazione in architettura è poi un ambito disciplinare molto ampio, mutuato da secoli di studi approfonditi riguardanti tecniche volte a raffigurare più o meno fedelmente il reale. La valenza iconica, visuale e geometrica del rappresentato diviene modello tridimensionale complesso e strutturato, nel momento in cui la rappresentazione si evolve in veicolo di informazione estesa. Gli strumenti digitali con i quali attualmente il progettista architetto può interfacciarsi, possono poi estendere il significato di percezione, rappresentazione e modello, fornendo l’opportunità di scenari evoluti per la documentazione e la trasmissione di un’intuizione spaziale. In questo contributo, si cerca di analizzare il rapporto tra rappresentazione e modellazione architettonica, in termini di mutazione dell’approccio percettivo dell’ambiente costruito realizzato o da realizzare.

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Come citare

Garagnani, S. (2008). Rappresentazione vs. modellazione: sintesi della percezione d’architettura nell’era digitale. DISEGNARECON, 1(1). https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/621