Geometria, ovvero il cristallo del pensiero
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/3151Parole chiave:
architettura, geometria, pensiero formaleAbstract
Non si parla come si pensa, ma si pensa come si parla: ciò induce a dire che come il flusso del pensiero segue la sintassi della lingua madre, così il pensiero formale, sia esso interpretativo o propositivo, segue l’impianto geometrico.
La Geometria è di fatto un sistema assiomatico che, se modernamente lo si è compreso come puramente formale, nella realtà dei comuni mortali nasce e rimane materiale: un vero “a priori” kantiano. Ora, le ragioni del “volere geometrico” che pervade la vita delle civiltà può avere svariate ragioni che scomodano svariate discipline: a noi può bastare la duplice considerazione che vede la Geometria tanto come mezzo per giustificare scelte formali attraverso sicure relazioni tra entità, quanto il filo logico che rende comprensibile e comunicabile una idea anche di pura fantasia.
Il nostro contributo intende dimostrare, quanto sia utile ancora e sempre, dalla tradizione alla contemporaneità, la conoscenza della Geometria nelle sue varie forme.
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