La “rappresentazione informativa” per l’analisi della vulnerabilità del paesaggio antropico. Due ambiti territoriali a confronto: il centro storico di S. Elia Fiume Rapido (FR) e il bacino minerario di Coreno Ausonio.
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1828-5961/3384Parole chiave:
Paesaggio, Centri Storici, siti minerari, Gis, rappresentazione informativaAbstract
La concomitanza di fattori come l’eccessivo sfruttamento del suolo da parte dell’uomo e l’elevata vulnerabilità fisica del territorio, determinata dalla notevole attività sismica e vulcanica, e dalla particolare conformazione geomorfologica ed idrogeologica, produce un rischio paesaggistico particolarmente elevato che deve essere necessariamente mitigato attraverso un’attenta analisi dei livelli di criticità presenti nei diversi ambiti territoriali e mediante la formulazione di strategie di intervento basate su prescrizioni e indicazioni operative. I sistemi informativi rappresentano un valido supporto poiché consentono di gestire e visualizzare sinteticamente dati molto eterogenei. In questo contributo si illustrano due diverse procedure di analisi della vulnerabilità, progettate per ambiti paesaggistici completamente differenti. Il primo caso riguarda il centro storico di S. Elia Fiume Rapido, in provincia di Frosinone, ed ha come oggetto l’analisi dell’edificato storico e la sua esposizione ai fattori naturali di degrado. Il secondo caso tratta del bacino di Coreno Ausonio, in provincia di Latina, profondamente segnato da un’intensa attività di estrazione mineraria. Questi due casi configurano esempi in cui la “Rappresentazione Informativa” rende facile ed immediata la lettura delle componenti in gioco con l’obiettivo, nel primo caso, di preservare le testimonianze del passato e, nel secondo caso, di salvaguardare l’ambiente da attività antropiche incontrollate.
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